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valutazione

Page history last edited by Pier 15 years, 4 months ago

(appunti di una studentessa)

Introduzione

La valutazione è parte integrale del processo formativo. Ogni processo formativo ha una valutazione. Essa deve essere coerente e connessa con le attività svolte. (tag valutazione)

La valutazione di un'attività didattica è necessaria:

- a chi eroga la formazione;

- a chi è in formazione.

 

Il docente è contemporaneamente valutatore e valutato. Inoltre dato che egli è un soggetto attivo nella formazione è doppiamente coinvolto nella valutazione. Per lui ogni valutazione è anche una autovalutazione.

 

Ha due funzioni:

- certificativa (permette di acquisire crediti che possono essere necessari per entrare in un posto di lavoro, per accedere ad un anno successivo)

- formativa (tramite il processo di valutazione il soggetto prende consapevolezza del percorso, della sua preparazione, delle sue modalità di apprendimento; nel LLL della sua identità professionale).

 

Occorre superare alcune demagogie sulla formazione come ad esempio: la paura di valutare per non fare discriminazioni. Evitando di giudicare un insegnante non elimina le discriminazioni ma anzi non svolge un suo ruolo come formatore. Anche nella scuola dell'infanzia e nel nido occorre valutare anche se la valutazione in quelle sedi ha un ruolo soprattutto formativo e permette di individuare precocemente difficoltà o problemi. In tali ordini di scuola la valutazione è connessa alla osservazione e quindi utilizza i metodi della osservazione

Esistono tre tipologie di osservazione in funzione della distanza tra osservatore ed osservato:

- etologica (massimo distacco come nel caso di osservare bambini che giocano da dietro lo specchio);

- piagettiana (l'osservatore propone delle attività ma non interviene nello svolgimento);

- psicoanalitica (l'osservatore è connesso anche emotivamente con l'osservato; si pensi ad una riflessione su un prodotto o alla costruzione del portfolio).

Il rifiuto della valutazione nasce spesso dalla convinzione che un giudizio negativo può causare danni psicologici. Una errata valutazione può essere estremamente dannosa. Ciò avviene quando non si valuta il compito ma il soggetto. Ad esempio giudizi come: non sei portato per la matematica, o appellativi che non si dovrebbero mai sentire nella vita e tanto meno nella scuola (sei un .....) sono relativi al soggetto. Valutare una prova, un processo invece può fornire un grado di realtà e permette di prendere coscienza del proprio livello di conoscenza dell'argomento e permette di individuare le strade per migliorare le proprie performance.

 

Docimologia

Per Docimologia si intende lo studio scientifico che tende a migliorare i sistemi di classificazione e di valutazione delle prove scolastiche. E' una scienza di recente istituzione, sviluppatasi soprattutto nei Paesi di lingua inglese e francese: essa si propone di elaborare tecniche che permettano di misurare e classificare il più obiettivamente possibile i risultati di una prova scolastica, in modo tale che il singolo voto o lettera (A,B, C) non sia determinato dall'impressione soggettiva di chi giudica, ma sia stabilito in base ad un criterio uniforme di misurazione. Tale criterio non può essere fissato a priori e viene stabilito con riferimento al risultato medio ottenuto nella stessa materia da una popolazione scolastica sufficientemente ampia. (www.europeanphd.eu/public/Glossario/Docimologia)

 

Come costruire una prova di valutazione

Ogni processo di valutazione è caratterizzato da tre momenti:

- la costruzione ed erogazione della prova; in base agli obiettivi da valuatre il docente organizza una prova e scglie tra le varie modalità. ogni prova deve essere coerente con il processo attuato precedentemente. Inoltre il docente decide come erogare la prova stessa.

- la misurazione; effettuata la prova il docente decide una scala in modo da ottenere un valore numerico. Vi sono differenti tipologie di scale: alcune sono relative ai risultati medi della classe, altre sono assolute ovvero decise indipendentemnete dal livello medio dei risultati. Inoltre gli intervalli tra un valore e l'altro possono essere uguali o differenti. Le scale ordinali indicano il livello delle prove ma non precisano la distanza tra i valori. Le scale cardinali hanno un intervallo definito tra i valori. La scelta dipende dal contesto dato che ogni tipologia ha dei pro e dei contro.

- la valutazione: in base al valore numerico e agli altri elementi del contesto, il docente trae dalla prova una valutazione complessiva che tiene conto sia del dato quantitativo, sia di altri elementi. Tali elementi, che vanno comuqnue comunicati prima della prova agli studenti, possono variare da contesto a contesto. Il docente può tenere conto della storia di apprendimento e dei progressi dei singoli studenti, del rendimento medio dello studente, del risultato medio della classe, della tipologia di errore. In particolare nella valutazione il docente tiene conto del soggetto, della classe e dell'ambiente, del percorso di formazione, delle caratteristiche del compito.

 

La valutazione richiede un chiaro contratto formativo tra docente e studente. Occorre esplicitare i criteri e le modalità della valutazione così come dopo la prova occorre fornire un feedback che fornisca indicazioni per superare i problemi incontrati.

 

Organizzazione delle prove

Secondo Vertecchi le prove possono essere organizzate in quattro categorie in funzione dello stimolo (come è formulata la domanda) e della risposta (autonomia dello studente nell'organizzare la risposta):

stimolo chiuso - risposta chiusa

test e prove "oggettive":

- vero/falso;

- completamento;

- corrispondenze;

- scelte multiple a una o due soluzioni esatte;

- close;

- problemi con soluzione;

- operazioni, equazioni, analisi di funzione;

- traduzioni.

La totale strutturazione dei quesiti e delle risposte facilita una valutazione tendenzialmente oggettiva delle competenze rilevate.

stimolo chiuso - risposta aperta

Gli studenti debbono progettare e formulare autonomamente le risposte, rispettando vincoli prescrittivi capaci di renderlo confrontabile con ben precisi criteri di correzione opportunamente predeterminati:

- domande strutturate;

- riassunti;

- saggi brevi;

- rapporti di ricerca;

- esercizi;

- colloquio strutturato;

- riflessione parlata;

- problemi open end.

Tali prove facilitano la verifica dei cosiddetti processi intellettuali superiori.

stimolo aperto - risposta aperta

- interrogazione orale,

- tema.

L'assenza di struttura suggerita e l'estrema ampiezza dello stimolo rendono estremamente soggettiva la valutazione della prova.

stimolo aperto - risposta chiusa

E' una non prova. La domanda posta è ampia e non ben definita ma la risposta che il docente esige è molto rpecisa e dipende dalla sua intepretazione della domanda. Da non effettuare mai in ambito scolastico e non solo.

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