13-11-08 (appunti di una studentessa; miei commenti in rosso)
Finalità = ampia, generica, difficile da controllare (definita in base ascelte pedagogica e non controllabiole se non su tempi molto lunghi anche successivi alla fine del percorso educativo)
Obiettivi = tappe che possiamo definire all’interno di un percorso didattico e sono articolazioni dlele finalità.
Obiettivi comportamentisti, tengono conto di:
- Performance
- Condizione
- Criterio
Inoltre devono essere:
- valutabili oggettivamente
- osservabili
- riducibili
Esempio : si pone il bambino di fronte a un problema che richiede di fare le somme e si valuta alla fine il risultato
compro 3 mele e 2 pere quante sono in tutto? Se la studente risponde che il risultato è 5 lo studente risponde all’obiettivo comportamentista: sa fare le somme? La risposta è NO.
Alunne:
-perché non può essere generalizzato
-perché non vengono stabiliti i parametri
-perché si valuta solo il risultato e non il processo
Lo studente per risolvere questo problema deve fare dei passaggi, ovvero: modellizzare,analisi dei dati, interpretare il testo, ecc.
Il problema è che il bambino può mal interpretare il testo
La riducibilità può essere realizzata in base alla tassonomia.
Perché abbiamo introdotto gli obiettivi di competenza?
Spesso nella realtà non si riesce a trovare una sola risposta, ma ce ne possono essere più di una giuste.
COMPETENZA = costruire una strategia in rapporto con l’ambiente per risolvere situazioni problematiche. La competenza risulta essere difficile da valutare in quanto se più strategie sono valide non si può valutare in base ad una soluzione pensata a priori.
MODELLIZZARE e PROGETTARE = processi che produco rispettivamente un modello e un progetto. Vivono in una doppia anima, quella del processo e quella dell’artefatto. L’artefatto non ha tutta la ricchezza del processo infatti rispetto a questo è meno stabile. Solo dopo aver fissato degli aspetti, attraverso il processo, riesco a confrontarli con l’artefatto.
In base a cosa un insegnante modellizza?
- l’osservazione del contesto
- la sua filosofia educativa
Progettare e Programmare
Negli anni 60’ si parlava di programma, cioè bisognava seguire una successione degli argomenti da trattare.
Negli anni 70’ si passa dalla scuola del programma a quella della programmazione; si avevano degli schemi fissi per organizzare la didattica. Il più diffuso era quello A OBIETTIVI
Negli anni 90’ questo metodo viene messo in crisi in quanto si ritiene che spetti al docente stesso PROGETTARE un modello.
Programmazione : applicazione di uno schema teorico dato.
Progettazione : il docente costruisce un artefatto progetuale in funzione del contesto.
Organizzazione frattale
Frattale : concetto di una figura topologica che si ripete quando si passa a scale più piccole, ai vari livelli di scale gli oggetti hanno un proprio modo di essere.
Quando un docente deve organizzare un percorso si trova a discutere su:
- CURRICOLO
- INSEGNAMENTO/AREA/DISCIPLINA
- MODULO
- EPISODIO/LEZIONE
- DISPOSITIVO
- MATERIALE/AZIONE
Per trovare continuità tra questi elementi ci sono delle linee sottili che collegano i vari livelli, queste sono:
- elementi di carattere epistemologico
- elementi di carattere procedurale didattico
(L’anticipazione aiuta la nostra comprensione e se uso schemi simili eprmetto allo studente di rpeevdere e quindi di comprendere)
Ascolto attivo = si costruisce mentalmente il percorso che sta facendo)
- obiettivi e competenze che si vogliono affrontare nel corso.
(giulia)
Comments (0)
You don't have permission to comment on this page.