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Insegnante efficace

Page history last edited by Pier 15 years, 5 months ago

Esiste l'insegnante efficace?

NO. Non è possibile definire le caratteristiche, le abilità, uno standard per l'insegnate efficace. E' efficace l'insegante che in contetso sa scegliere le adatte strategie in base alla sua sogegttività, esperienza, potenzialità e alle esigenze del contesto e della classe.

 

ESEMPI DI SITUAZIONI PROBLEMATICHE

Partiamo dall'analisi di situazioni problematiche che un insegnante potrebbe dover affrontare.
1. L'ascolto da parte dell’adulto è base fondamentale dell’apprendimento.

2. Quando un bambino deve abituarsi all’uso del vasino. Perché un bambino dovrebbe togliere il pannolino:

- voglia di crescere

- autonomia personale

- benessere

Come lo spieghiamo al bambino? Come concretizzare il problema dell’autonomia? Come motivare il bambino all’autonomia?

Si innesca il concetto di consapevolezza del proprio corpo (come apprendere a controllare il proprio corpo).

3. Rapporto tra insegnante e bambino: se non si stabilisce un rapporto corretto, non è possibile costruire una relazione educativa. La comunicazione passa comunque (non è possibile non comunicare, dice Watzlavitz (tag Watzlawick): ma quale comunicazione? Per favorire un clima positivo e lo stabilirsi di una corretta relazione educativa è necessario un buon periodo di accoglienza.

Cosa si chiede generalmente  ad un insegnante?

  • Disponibilità.
  • Mettere a proprio agio.
  • Valorizzare le competenze dell'altro.
  • Competenza disciplinare.

Il bambino/lo studente/l'adulto in formazione percepiscono immediatamente questi elementi.

4. Distacco dalla madre: salto da una situazione in cui c’è una mamma tutta per lui ad una in cui più adulti si sostituiscono alla mamma. E’ importante questo salto: far capire che c’è rispetto ed affetto anche se il rapporto non è esclusivo.

5. Litigio tra bambini per un giocattolo: far capire al bambino che non si deve litigare come scopo pedagogico, ma è necessario trovare un metodo indiretto superando una situazione di disagio. Perché devo rispettare l’altro? Cosa diciamo al bambino?

"Urlare" è inutile. Nell’urlo il bambino percepisce la lontananza dell’altro e non ascolta ciò che viene detto. Questo non significa che non dobbiamo rimproverare, bisogna farlo facendo capire che non si sta mettendo in dubbio la relazione. Non possiamo pensare di raggiungere un obiettivo così complesso in tempi brevi ed e’ necessario tener conto di tutti gli elementi della situazione complessa. 

Per evitare il problema creare un ambiente povero di giochi individuali favorendo le attività di gruppo (arredamento, giochi … )

Rapporto tra alterità e identità: è giusto rispettare l’altro ma devo anche costruire la mia identità.

6. Assistenza ai disabili. Momento di crisi quando terminato il periodo di assistenza il disabile percepisce negativamente il  “distacco”. La soluzione adottata dal ragazzo: continuare a frequentare il disabile ma questa è una soluzione individuale e non professionale.

Comportamento apprezzabile dal punto di vista umano ma non professionale. Come avrebbe dovuto comportarsi?  Così come l’accoglienza anche l’abbandono è un aspetto che deve essere affrontato per tempo e valutato. (Esempio: insegnante di sostegno – alunno rapporto duale)

7. A scuola: arrivo di un bambino cinese che non fa domande perché nella propria cultura non è consentito porre domande.

Il primo problema di crisi è dell’insegnante: deve comprendere il perché di tale comportamento.

Il bambino comprenderà con il tempo e l’esperienza.

8. Momento del pranzo. I bambini non vogliono mangiare tutto.

Il problema dell’educazione alimentare richiede la collaborazione della famiglia (abitudini). Abituare alla novità.

Accettare la diversità e rispettare l’individuo.

Emerge una caratteristica fondamentale dell’insegnante: la coerenza.

Il fattore tempo è fondamentale. Spesso i risultati del lavoro dell’insegnante possono essere valutati a distanza di tempo: ciò incide sulla valutazione di un percorso.

 

Chi e’ un insegnante efficace? Quali sono le sue caratteristiche? Alcuni esempi.

1. Un insegnante della scuola elementare: conosceva nel complesso ogni alunno.

2. Un insegnante della scuola superiore: ragazza “emarginata” a causa del suo aspetto fisico à alle scuole superiori incontra un insegnante che crea situazioni di coinvolgimento. Insegnante che ha trovato strategie per una efficace integrazione.

3. Insegnante di diritto (scuole superiori): spronava all’amore per la conoscenza. Non trasmetteva solo concetti ma infondeva la voglia di sapere al di la delle materie scolastiche.

4. Insegnante di lettere (scuole superiori): passione e competenza. Spiegazioni chiare e semplici capaci di attirare l’attenzione degli alunni.

5. Insegnante di matematica (scuole superiori): capace di rendere “semplice” anche la materia più ostica.

 

6. Maestra delle elementari: esigente, severa. A livello relazionale forse ha peccato un po’, puntava soprattutto sul programma scolastico.

7. Insegnante di matematica (s. sup.): caccia al tesoro legata alla risoluzione di problemi di matematica e fisica.

8. Prof.ssa delle superiori: spiegava in maniera chiara utilizzando una terminologia semplice.

INSEGNANTE MENO EFFICACE

1. Giocare a pallone in classe non è efficace.

 

La cosa più difficile è definire un Insegnante efficace. Non esiste un insegnante efficace. Esistono insegnanti che in determinati contesti e realtà riescono a costruire un rapporto positivo tra soggetto, disciplina e contesto (attraverso l’uso di particolari strategie, passione, competenza, linguaggio “semplice”).

(Cosa significa semplicità? La semplicità è sempre relativa ed è strettamente connessa con il livello degli apprendenti. )

Molti autori sottolineano l’importanza di analizzare la triangolazione soggetto, disciplina e contesto. E’ necessario comprendere la modalità di approcciarsi alla didattica, la filosofia educativa propria di un insegnante. Il peso attribuito ad ognuno dei tre pilastri è legato alle caratteristiche proprie dell’insegnante: competenze didattiche, relazionali e disciplinari.

Un insegnante efficace è colui che conoscendo a fondo se stesso è in grado di individuare le giuste modalità e strategie di insegnamento partendo proprio dalla valutazione dalle proprie competenze.

Il concetto di Efficacia di un docente è legato alla percezione/caratteristica dei singoli individui/alunni: l’insegnante deve modulare il proprio insegnamento tenendo conto della pluralità della classe.

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